COME DIFENDERSI DAI FURTI IN CASA DA IMPALCATURE E PONTEGGI

Disturbi e rumori a parte, durante i lavori edili sui prospetti degli stabili chi abita nel condominio teme soprattutto furti in casa da impalcature e ponteggi, infrastrutture che i ladri possono utilizzare per accedere alle abitazioni.

  • Come difendersi?
  • Chi risponde di un eventuale furto in questi casi?
  • Come fare per chiedere un risarcimento dei danni?

Rispondiamo a queste domande spiegando quali sono gli obblighi dell’impresa appaltatrice, dell’amministratore di condominio e quali accorgimenti adottare per prevenire i furti.

 

Furti in casa da impalcature e ponteggi: quando ne risponde la ditta appaltatrice

 

L’impresa appaltatrice risulta responsabile del furto in un appartamento dello stabile dove sono in corso lavori edili quando:

  • Trascura le norme di diligenza e perizia;
  • Non adotta le cautele atte ad impedire l’uso anomalo delle impalcature e dei ponteggi;
  • Crea colposamente un facile accesso ai ladri e pone in essere, di conseguenza, le condizioni del verificarsi del danno.

Per dimostrarsi non responsabile, l’impresa appaltatrice dovrà fornire prova di aver adottato tutte le possibili cautele (tra cui apposita illuminazione serale e notturna, sistemi di videosorveglianza, installazione di impianto antifurto sui ponteggi, rimozione immediata delle pedane a fine lavori) per evitare di rendere le impalcature un facile accesso ai piani per i ladri. Dovrà provare che i ladri non si siano serviti dei ponteggi per entrare nell’appartamento della vittima che ha subito il furto.

La responsabilità dell’appaltatore per furti in casa da impalcature e ponteggi è riconducibile all’art. 2043 c.c. che disciplina la cosiddetta responsabilità extracontrattuale o ‘aquiliana’ secondo cui viene punita la condotta dolosa o colposa di chi cagiona il danno (per colpa di negligenza, imprudenza, imperizia o inosservanza di leggi, ordini, discipline, regolamenti).

A stabilirlo è stata la Suprema Corte, Sez. 3, con sentenza n. 19399 del 30/09/2016.

 

Quando è responsabile il condominio

 La III Sezione Civile della Corte di Cassazione con ordinanza del 20 giugno 2017 n. 15176 ha stabilito un importante principio in termini di responsabilità condominiale in concorso con la ditta appaltatrice dei lavori di ristrutturazione per un caso di furto subito nel condominio favorito dal facile accesso dalle impalcature installate.

L’eventuale responsabilità dell’amministratore di condominio è associabile alla ‘culpa in vigilando’ riferita all’art. 2051 c.c.: questa norma punisce condotte omissive da parte di soggetti tenuti a vigilare su altre persone da controllare (in tal caso, gli obblighi di vigilanza dell’amministratore del condominio sull’attività dell’appaltatore).

La vittima del furto deve provare che l’evento dannoso sia avvenuto in condizioni di mancata vigilanza dell’amministratore di condominio. Va da se che, in caso di furto compiuto nelle ore lavorative in presenza degli operai, la responsabilità non ricade sull’amministratore condominiale perché non è tenuto a vigilare il cantiere (di cui è diretto responsabile l’appaltatore).

È necessario verificare in quali limiti e termini il condominio disponga di questi poteri di vigilanza, in che termini e limiti tale vigilanza sia esercitabile dopo aver affidato a terzi i lavori edili appaltati.

Se viene accertata la responsabilità del condominio, quest’ultimo deve risarcire il danno insieme alla ditta edile per aver appaltato i lavori ad una ditta inaffidabile (‘culpa in eligendo’).

Il danno da risarcire (documentato) dovrà essere quantificato da un giudice civile: comprenderà il valore dei beni rubati, le spese di riparazione dei danni relativi all’effrazione e il danno morale conseguente al furto stesso.

 

Furti in casa da impalcature e ponteggi:

cosa fare per richiedere il risarcimento danni

 Innanzitutto, il danneggiato deve denunciare il furto alle forze dell’ordine come pure all’amministratore di condominio ed all’impresa appaltatrice dei lavori edili che ha installato impalcature e ponteggi. Fare denuncia non significa che condominio e ditta appaltatrice siano responsabili del furto e tenuti automaticamente a risarcire il danno perché possono aver adottato tutte le misure necessarie per evitarlo (da dimostrare, ovviamente, in giudizio).

Dopo aver denunciato il furto, per poter richiedere il risarcimento danni, la vittima è tenuta a dimostrare:

  • Il furto subito ed i relativi danni;
  • La condotta colposa del presunto responsabile (mancata adozione di misure di cautela o di installazione di un sistema non conforme a quanto previsto nel contratto);
  • Nesso di causalità tra furto e condotta colposa.

In sede di richiesta di risarcimento dei danni per un furto in casa subito durante i lavori di ristrutturazione, i giudici hanno sempre considerato sufficiente la dimostrazione concreta da parte della vittima che i ladri abbiano compiuto il furto utilizzando impalcature e ponteggi privi di adeguate norme di cautela. Certi giudici hanno ritenuto irrilevanti comportamenti di ‘incauta custodia’ (finestre lasciate aperte, protezione inadeguata di oggetti di valore).

La sentenza 1890/20013 della Cassazione Civile è un’eccezione: non ha riconosciuto il diritto al rimborso alla vittima di un furto per un motivo semplice. Durante l’assemblea condominiale per l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione, la vittima aveva votato contro l’installazione di un impianto antifurto a protezione dei ponteggi. Di conseguenza, l’impresa edile non ha fatto altro che eseguire quanto richiesto ed è stata scagionata da ogni responsabilità per il furto.

 

Furti in casa da impalcature e ponteggi: come difendersi?

 Senza dubbio, impalcature e ponteggi montati davanti ad uno stabile rappresentano una di quelle particolari occasioni che fanno…l’uomo ladro.

Come difendersi?

 È possibile prevenire furti adottando accorgimenti durante il periodo dei lavori che funzionano da deterrenti psicologici per complicare la vita ai ladri a difesa della proprietà privata:

  1. Installare all’interno del proprio appartamento un sistema di allarme efficace, ad esempio con sensori di movimento, possibilmente collegato alla Questura.
  2. Non tenere in casa oggetti di valore (o riporli in una cassaforte sicura) e tenere poco denaro in contante;
  3. Non lasciare disabitato l’appartamento nel tardo pomeriggio (dalle 17 in poi) ovvero dopo le ore lavorative (preferite dai ladri, in questo caso). Di solito, in stabili di piccole/medie dimensioni, difficilmente i ladri tentano il furto mentre gli operai lavorano. Nei grandi cantieri, talvolta i malviventi possono tentare il colpo anche durante le ore lavorative: ecco perché nei cantieri più grandi è obbligatorio usare badge di riconoscimento o tornelli per scoraggiare l’accesso a persone non autorizzate;
  4. Tenere le finestre chiuse dopo l’orario di lavoro (dalle 17 alle 8 di mattina) per evitare di ritrovarsi i ladri in casa;
  5. Far montare dalla ditta appaltatrice un’adeguata illuminazione notturna sul ponteggio e, a fine giornata lavorativa, far chiudere con un lucchetto le botole delle scale a servizio utilizzate dagli operai.

 

Sensori anti-arrampicamento bidirezionali: la soluzione ad hoc per i ponteggi

 

Un’alternativa concreta ai deterrenti di cui sopra è data dall’installazione di un sistema antintrusione e antifurto scelto ad hoc per i ponteggi.

Un impianto antintrusione da installare sui ponteggi richiede caratteristiche particolari. Il classico impianto pensato per abitazioni, uffici o negozi risulterebbe inadeguato: il funzionamento dei sensori può essere ostacolato dalla presenza di materiali ed attrezzature senza considerare il rischio di urti e spostamenti o continui falsi allarmi dovuti a raffiche di vento, vibrazioni o aperture di finestre.

Una soluzione alternativa è data da impianti che prevedono esternamente una serie di sensori anti-arrampicamento bidirezionali combinati con sensori che reagiscono a variazioni di peso e vibrazioni. Il sistema di sensori fa scattare l’allarme (in modalità AND) quando individua una situazione anomala ed il passaggio effettivo di persone.

Questo sistema di allarme funziona su vaste aree (non soltanto in determinati punti) e si adatta a qualsiasi tipo di ponteggio.

 

 Furti in casa da impalcature e ponteggi: le assicurazioni

 Le imprese che eseguono i lavori sui prospetti degli stabili e che montano impalcature e ponteggi sono corresponsabili in caso di furti negli appartamenti del condominio soltanto se i ladri hanno utilizzato le strutture installate per compiere il furto. Se entrano dalla porta di ingresso o utilizzano i ponteggi solo per fuggire le imprese non ne rispondono.

In genere, oggi, tutte le imprese sono coperte da polizza assicurativa che si attiva al momento della denuncia all’autorità giudiziaria da parte di chi ha subito un furto. Le ditte appaltatrici non sono tenute a stipulare assicurazioni contro i furti: sono, però, obbligate a ridurre quanto più possibile i furti negli appartamenti dello stabile (così come gli incidenti sul lavoro) attuando tutte le salvaguardie del caso.

Le assicurazioni decideranno di liquidare i danni soltanto dopo aver valutato le modalità di intrusione. Il furto deve essere provato, si presume che sia più facile accedere negli appartamenti del primo e ultimo piano e bisogna, oltretutto, dimostrare di aver custodito adeguatamente gli oggetti di valore in casa altrimenti l’assicurazione non pagherà per ‘incauta custodia’.

Francesco Ciano