Controllo del Vicinato e sistema di allarme Vokale insieme: la cosa da fare?

Il 15 marzo, a Lucca è stato presentato un nuovo strumento messo a disposizione dei gruppi di Controllo del Vicinato (CDV) per tutelarsi ancor meglio dai ladri. Si tratta di un’App dedicata (la CDV-Lucca) che è stata adottata in via sperimentale per un anno e che tutti i Comuni vorrebbero avere.

Questa App, suddivisa in 6 aree tematiche, intende potenziare l’azione di controllo e rappresenta un supporto prezioso per contrastare i furti della propria zona. Ovviamente, non è la soluzione definitiva al problema sicurezza, ma riduce sensibilmente i rischi che corriamo ogni giorno.

I dati delle forze dell’ordine rilevano che, nelle zone ‘controllate’, la criminalità (furti e rapine) diminuisce almeno del 20%.

Questa condotta e strategia di prevenzione comunitaria è riconducibile al modello Neighbourhood Watch tipico dello scenario nordamericano, diffusosi prima in Inghilterra, poi nell’Europa continentale (nell’ultimo ventennio) fino a raggiungere, più di recente, l’Italia.

È un sistema che funziona anche nel nostro Paese: dal Piemonte alla Sicilia, i gruppi attivi aumentano costantemente e la criminalità cala.

Cos’è e come funziona questo strumento? Se volete sapere tutto sul CDV continuate a leggere.

 

Controllo del Vicinato: cos’è

Il Controllo di Vicinato è uno strumento prezioso per la prevenzione passiva di episodi di criminalità sul territorio, soprattutto per combattere i furti. È presente in diverse città e comuni italiani. Per conoscere in quali parti d’Italia è diffuso il CDV potete vedere la mappa collegandovi a questo link

L’attività del CDV è ispirata ad un modello britannico: basa la sua particolare efficacia sulla conoscenza del proprio ambiente di vita. In effetti, nessuno può monitorare con ‘occhi giusti’ il proprio spazio. Nessuno meglio di chi fa parte di un condominio, ad esempio, può accorgersi all’istante se c’è qualcosa che non va (qualcosa fuori posto, una finestra ‘stranamente’ aperta).

Il Controllo del Vicinato è diverso dalla classica ronda. È molto di più. L’ha spiegato bene Gianfrancesco Caccia, cofondatore dell’associazione ACDV: “Non organizziamo gruppi di sorveglianza per le strade con le pettorine: la nostra attività ricrea il senso di comunità, a partire dalla conoscenza di chi abita nel nostro palazzo”.

L’Associazione Controllo del Vicinato (ACdV) è stata costituita in Italia nel 2013. È composta da una rete territoriale di volontari e specialisti volontari che offrono consulenza e supporto alle Amministrazioni Comunali, alle associazioni locali ma anche a privati cittadini decisi a sviluppare nel proprio territorio programmi di sicurezza partecipata, ad organizzare gruppi di Controllo del Vicinato.

Creando una stretta collaborazione fra amministrazione comunale, gruppi di cittadini e forze dell’ordine (con tanto di attività relazionale), il CDV rappresenta uno strumento di controllo eccezionale capace di offrire segnalazioni qualificate alle autorità.

 

Come funziona il Controllo del Vicinato?

Gianfrancesco Caccia spiega: “Quando un paese o una zona di un Comune ci chiamano per aderire all’iniziativa, spieghiamo che il primo passo è formare un gruppo con un referente responsabile che raccoglie nomi e contatti dei vicini. Il secondo passo è conoscersi, parlarsi, raccontarsi abitudini e piccoli problemi. Così si alza subito il livello di allerta”.

Partecipare al ‘controllo’ significa, in sostanza, lasciare le chiavi di casa al vicino quando si parte per le vacanze chiedendo di sorvegliarla: si ricambia rendendosi disponibile al vicino per fare altrettanto. Se il vicino incrocia un estraneo per le scale o nell’androne del palazzo gli chiede dove sta andando, chi è o lo blocca in caso di atteggiamento sospetto. Fa anche da passaparola in caso di microcrimini o furti nelle zone vicine.

In caso di urgenza o emergenza, è compito del referente (non del singolo cittadino) contattare direttamente la polizia locale per allertare.

 

Aderire al Controllo del Vicinato incide sulla privacy?

La voglia di più sicurezza deve vedersela sempre con il rovescio della medaglia: la privacy, il diritto di non sentirsi troppo sorvegliati. In questo caso, però, la privacy non viene di certo violata. Monitorare ed osservare le case della via dove abitiamo non tocca minimamente la riservatezza dei cittadini.

L’iniziativa di aderire al CDV parte dall’amministrazione comunale. L’adesione è libera: ad esempio, in un condominio non è necessaria l’unanimità per aderire al progetto. Ha un costo quasi  zero: i cartelli con il logo dell’Associazione da affiggere nelle strade ‘controllate’ costano poche decine di euro.

Una volta costituito il proprio gruppo, questo deve essere registrato nel Registro Nazionale dei Gruppi di Controllo del Vicinato, gestito direttamente dall’Associazione che protegge i dati personali forniti dal coordinatore del gruppo nel rispetto del Decreto Legislativo n.196 del 30 giugno 2003.

Al momento della registrazione, il coordinatore comunicherà il proprio contatto per dar modo all’Associazione di supportare le famiglie inviando tutte le informazioni utili per realizzare il Programma di Controllo. Non occorre iscriversi all’Associazione per registrare il gruppo.

 

CDV e gruppi di controllo WhatsApp

In diversi comuni, si sta sperimentando la costituzione di gruppi di controllo WhatsApp per il CDV sia per sorvegliare il territorio sia per segnalare casi sospetti alle forze dell’ordine. Si instaura tra sindaco e cittadini una sorta di patto solidale per riattivare le norme di buon vicinato che spingano a non ‘guardare altrove’ in caso di pericolo o episodi sospetti per il bene comune.

Con il supporto di WhatsApp sono tanti gli occhi che controllano gli spazi in cui si vive. La partecipazione dei cittadini volontari è attiva ma è bene specificare che nessun cittadino può intervenire attivamente e direttamente in caso di pericolo o urgenza: questo compito spetta solo alle forze di Polizia.

Tutto quello che i cittadini possono fare, in concreto, è fare una segnalazione ‘consapevole’, mantenere un rapporto costante e diretto con i coordinatori che provvederanno a segnalare informazioni d’interesse per le forze di Polizia e, in caso di emergenza, a telefonare al 112, 113 oppure alla Polizia Municipale.

I cittadini diventano vere e proprie ‘sentinelle’ vigilando l’uno sull’altro, sul loro condominio per segnalare anomalie o presenze sospette.

Sono tanti i dettagli da controllare per garantire sicurezza al vicinato. Tra questi:

–       un allarme che suona;

–       i cani che abbaiano con insistenza;

–       rumori insoliti;

–       auto ferme a lungo o che circolano costantemente nella zona (segnalando eventualmente la targa);

–       proprietà dei vicini da sorvegliare in loro assenza;

–       sconosciuti che si aggirano nell’area senza un apparente motivo da avvicinare e controllare.

A tal scopo è stato creato il gruppo WhatsApp per il Controllo del Vicinato che consente ai vicini di tenersi in contatto all’istante.

È pur vero che i gruppi WhatsApp tagliano fuori completamente gli anziani (le principali vittime di truffe e furti), in quanto non usano in genere questo social network: in casi come questo potrebbe intervenire il sistema di allarme Vokale che potrebbe essere integrato al Controllo del Vicinato. È un sistema che usa la vostra voce come arma di difesa personale pronunciando una semplice frase pre-definita.

 

Controllo del Vicinato: l’App dedicata presentata a Lucca

All’inizio dell’articolo, abbiamo accennato che il 15 marzo è stata presentata a Lucca l’App dedicata per smartphone del Controllo del Vicinato adottata in via sperimentale per un anno per potenziare l’azione di controllo e combattere ancora meglio la microcriminalità. Con questa App si potrà aderire o fondare gruppi di controllo, fare rete, formarsi, segnalare e contattare rapidamente gli uffici comunali.

È un’applicazione unica nel suo genere che consente di connettersi in tempo reale online con le risorse presenti sul territorio e con la Polizia municipale. È un primo strumento integrato, una sorta di ‘cassetta degli attrezzi’ essenziale per i gruppi di controllo, una risorsa importante di informazioni anche per le forze dell’ordine. Con la supervisione della Polizia municipale, chi attiva gli alert potrà ricevere avvisi mirati alla propria zona grazie alle funzioni di geolocalizzazione.

L’App è strutturata in 6 aree tematiche:

  • Gruppi CDV – con notizie su funzionamento e scopo dei gruppi per il controllo, la loro diffusione in Italia, i moduli per chiedere informazione, aderire o fondare gruppi locali;
  • Alert & News, che consente di fare segnalazioni sulla sicurezza o su problemi ambientali o di restare aggiornati attraverso articoli, eventi e post;
  • Casa sicura, che include consigli pratici per rendere più sicura la propria casa ed aggiornamenti in merito;
  • Contatti (telefono, e-mail) degli uffici e funzione del Comune di Lucca preposti alla sicurezza urbana;
  • Associazione, con informazioni, storia e missione della ACdV e relativi contatti;
  • Formazione, con informazioni e link alle attività di formazione della piattaforma web ACdV e-learning per tutti coloro che aderiscono al programma e per i coordinatori di gruppo.

 

Prevenzione di furti ma anche controllo su degrado ed atti di inciviltà

Il Controllo del Vicinato espande i settori da monitorare e gli scopi.

Uno strumento del genere funziona bene anche come termometro sociale, per segnalare atti di inciviltà, vandalismo e degrado ambientale (abbandono della spazzatura, buche).

Il CDV oggi non si limita più al monitoraggio esclusivo dei condomini ma si allarga anche alle strutture commerciali come succede a Legnano.

Lo slogan è sempre lo stesso: “Microcriminalità e degrado si combattono anche col maggior coinvolgimento dei cittadini”.

Il progetto, avviato a Legnano nel 2015, ha coinvolto circa 500 tra famiglie e commercianti con a capo 33 referenti di zona. Le numerose segnalazioni inviate alla Polizia locale hanno consentito di perseguire penalmente diversi fatti illeciti.

 

IMMAGINIAMO IL SISTEMA DI ALLARME VOKALE COME SUPPORTO AI GRUPPI DI CONTROLLO DEL VICINATO, SEMPRE PIU’ SPINTI AD USARE APP DI MESSAGGISTICA ISTANTANEA COME WHATSAPP PER UN CONTATTO COSTANTE IN TEMPO REALE.

IL CDV E L’AZIONE TEMPESTIVA DEL SISTEMA VOKALE INSIEME POSSONO FARE LA DIFFERENZA.

 

Per fissare un appuntamento contattami 800 96 70 78

Grazie, a presto.

Francesco Ciano

Francesco Ciamo CEO di Più Sicurezza

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