VIDEOSORVEGLIANZA E 5G: I VANTAGGI PER LA SICUREZZA URBANA NELLE FUTURE SAFE CITY

Il connubio Videosorveglianza e 5G tocca un argomento tanto delicato quanto importante per tutti coloro che vogliono città e case più sicure. A tecnologie sempre più efficienti nel garantire più sicurezza corrisponde una maggiore invasività con conseguenti minacce alla privacy. E’ un nodo da sciogliere: la giurisprudenza ha il delicato compito di trovare una soluzione per il giusto compromesso tra sicurezza e privacy.

Per un pieno sviluppo del 5G serviranno ancora anni. In Italia, ad oggi, le reti 5G sono NSA (Non Stand Alone): in pratica, sfruttano ancora la core network 4G pur integrando alcune caratteristiche della tecnologia 5G. Ci troviamo in una fase intermedia che si concluderà quando le reti 5G diventeranno, a tutti gli effetti, Stand Alone (interamente basate su questa nuova tecnologia). L’attuale situazione ibrida offre i primi benefici: una latenza più bassa a fronte di una maggiore banda disponibile per l’upload e il download.

I dati di EY riportano che il 5G in Italia è al 95% di copertura (ha raggiunto oltre 7.500 Comuni), ma si tratta di una versione ‘light’, frutto di un potenziamento delle attuali reti 4G e dell’utilizzo di frequenze midband per la banda 3,5 Ghz. Siamo ancora in fase embrionale, lontani dalla rivoluzione delle reti standalone, le uniche che possono garantire latenza bassissima e velocità elevatissima.

Ci vorrà tempo: emergono soltanto ora le prime applicazioni in campo industriale e non sono ancora disponibili tutte le bande di frequenze necessarie per il 5G. Ad esempio, la Banda 700 (per le frequenze a 700 MHz) sarà rilasciata dai broadcaster TV a luglio 2022.

In linea generale, gli operatori considerano il 5G un complemento che serve a migliorare le prestazioni del 4G senza sostituirlo del tutto. Affinché il 5G Stand Alone sia pronto serviranno le infrastrutture di rete adeguate, un processo di cloud e l’adozione dell’edge computing per un’elaborazione dati idonea alla nuova tecnologia in grado di ridurre la latenza del segnale.

Nelle future Smart Cities e Safe Cities (città intelligenti e sicure di nuova generazione), in che modo il 5G cambierà la Videosorveglianza urbana?

VIDEOSORVEGLIANZA E 5G: COSA CAMBIERÀ CON LA NUOVA TECNOLOGIA

La tecnologia 5G permetterà una latenza più bassa ed una maggiore banda disponibile per il download e l’upload. In sostanza, non ci saranno differenze in termini di velocità di trasferimento dei dati tra upload e download. I sistemi di videosorveglianza con un flusso video a risoluzione 4K da trasmettere h24 necessitano di una banda in upload notevole che il 5G può assolutamente garantire.

D’altra parte, non si conoscono tutte le potenzialità del 5G; si potranno scoprire quando la tecnologia verrà effettivamente applicata.

Il 5G utilizzerà tre specifiche frequenze inedite: 700 MHz, 3,7 GHz e 26 GHz. Frequenze molto elevate che apriranno scenari nuovi anche nell’ambito della Videosorveglianza urbana, pubblica e privata.

In un prossimo futuro, il 5G avrà un ruolo molto importante nello sviluppo delle Smart Cities, città tecnologicamente avanzate all’interno delle quali gli oggetti connessi alla rete potranno scambiarsi dati in tempo reale fornendo servizi migliori e più rapidi.

E’ impossibile scindere il concetto di Smart City (città intelligente) da quello di Safe City (città sicura): la funzionalità è strettamente legata all’idea di sicurezza urbana. Le città iperconnesse e tecnologiche non potranno fare a meno di sistemi di videosorveglianza in grado di analizzare e monitorare eventi, situazioni legate al crimine. Mentre la tecnologia avanza, la giurisprudenza dovrà trovare il giusto compromesso tra più sicurezza (pubblica e privata) e tutela della privacy. Resta il fatto che il 5G avrà un impatto positivo sulla sicurezza: consentirà alle Forze dell’Ordine ed ai Comuni attività investigative più rapide e performanti grazie ad immagini dettagliate ed analisi video più efficaci anche in tempo reale.

RETE 5G: LE CARATTERISTICHE DELINEATE DALLA NGMN

Nel 2015, la NGMN (Next Generation Mobile Networks, Associazione che riunisce produttori, operatori e Istituti di ricerca a livello internazionale del settore della telefonia mobile) ha definito alcune caratteristiche delle reti 5G ovvero:

  • Velocità di connessione e velocità dati di decine di megabit al secondo per decine di migliaia di utenti;
  • Densità: numero di dispositivi IoT connessi contemporaneamente senza incidere sulla velocità. Parecchie centinaia di migliaia di connessioni simultanee per reti di sensori senza fili capillari e di grandi dimensioni e 10 gigabit al secondo in simultanea anche negli uffici;
  • Latenza (intervallo tra invio e ricezione del segnale) notevolmente ridotta rispetto all’LTE;
  • Efficienza dei segnali potenziata;
  • Copertura migliorata;
  • Efficienza spettrale significativamente potenziata rispetto al 4G.

In Italia, attualmente, il 5G permette di navigare ad una velocità decisamente superiore rispetto al 4G: la velocità media è di 1,4 Gigabit al secondo, con punte che arrivano fino a 2 Gigabit al secondo. Si tratta di una tecnologia ancora in fase di evoluzione, quindi i valori potrebbero aumentare in futuro.

Connessione più rapida e tempo di latenza dimezzato del 5G rendono possibili diversi servizi in tempo reale.

La possibilità di supportare numerosi dispositivi IoT facendo fluire i dati simultaneamente è importante per molti settori tra cui sicurezza e safety.

Il numero di antenne interamente collegate in fibra del 5G è nettamente superiore a quello delle reti tradizionali. In tal senso, la rete 5G si può paragonare ad una grande rete WiFi dalle prestazioni simili a quelle delle reti fisse. In pratica, la nuova tecnologia consente di creare soluzioni di videosorveglianza in mobilità capaci di integrare dati ed immagini da stazioni terrestri, marine ed aeree.

VIDEOSORVEGLIANZA E 5G: PRIME SPERIMENTAZIONI IN ITALIA

Le prime sperimentazioni in Italia sono iniziate nel 2018, mentre nel 2019 sono state ufficialmente accese le prime antenne 5G a Torino, Milano, Roma, Napoli, Bologna, cui sono seguite le città di Genova, Sanremo, Bari, Brescia, Matera. Continuano le sperimentazioni anche a Prato ed in altri Comuni italiani.

Il sistema di videosorveglianza urbana “Prato Città Sicura” è composto da 150 telecamere ad alta risoluzione collegate alle centrali operative del Comune, della Questura, del Comando Provinciale Carabinieri, Polizia Municipale, Protezione civile, Vigili del Fuoco. Dal 2018, questo sistema è centrale nella sperimentazione “Città 5G” promossa da Wind Tre e Open Fiber con un progetto sviluppato da Estra. Il cuore di questo progetto è l’integrazione di telecamere ad altissima risoluzione con funzioni avanzate di videoanalisi automatica, in grado di riconoscere targhe, volti, tipo di veicoli, abbandono di rifiuti. La banda messa a disposizione dalla tecnologia 5G ha permesso il controllo e la gestione in tempo reale da remoto di telecamere ad altissima definizione nonché l’applicazione di sistemi di visione artificiale all’avanguardia, tra cui il Deep Learning.

VIDEOSORVEGLIANZA E RETE 5G NEL MONITORAGGIO URBANO: I VANTAGGI

La tecnologia 5G porterà notevoli miglioramenti nei sistemi di videosorveglianza urbana per due motivi: il supporto per il trasferimento di una mole di dati superiore ed il controllo da remoto di accessi ed aree di interesse.

Prima di quanto si possa immaginare, anche in Italia le nuove reti 5G permetteranno di implementare ed integrare funzioni più complesse negli impianti di videosorveglianza come il riconoscimento facciale per semplificare l’accesso dei dipendenti e del personale in aziende ed uffici pubblici velocizzando i tempi rispetto al controllo dei tesserini all’ingresso. Ne ha parlato lo scorso luglio Giovanni Casto, presidente di Softlab Spa, descrivendo il progetto di videosorveglianza nei parchi archeologici.

Le tre principali caratteristiche della rete 5G (maggiore velocità di trasmissione dati, bassa latenza e forte densità dei dispositivi connessi) renderanno più performante, rapida ed efficace la pubblica sicurezza e la videosorveglianza urbana per contrastare e prevenire la criminalità, gestire tempestivamente situazioni di rischio e di emergenza.

I vantaggi sono presto detti:

  • Riprese video ad altissima definizione che, senza rallentare il flusso dei dati, restituiscono immagini in grado di identificare targhe di veicoli, persone, oggetti;
  • Possibilità di supportare le attività di investigazione nell’analisi di reati, crimini e situazioni potenzialmente pericolose e di portare prove video in sede di processo;
  • Possibilità di condivisione delle immagini in tempo reale tra più operatori della pubblica sicurezza garantendo una maggiore protezione:
  • Supporto di video ad altissima risoluzione in 8K e riduzione delle latenze a tutto vantaggio del real time;
  • Possibilità di utilizzare non solo i dati raccolti dalle telecamere fisse dislocate sul territorio ma anche i dati forniti da altri strumenti come dispositivi indossabili, smartwatch o body-cam in dotazione alle Forze dell’Ordine. Il 5G fornirà un prezioso contributo in tal senso: la banda larga e la bassa latenza consentiranno di trasmettere velocemente i dati e di controllare droni di sorveglianza anche a grandi distanze.

VIDEOSORVEGLIANZA INTELLIGENTE: LA MODERNA ANALISI DEI DATI

La digitalizzazione dei sistemi di videosorveglianza ha reso i sistemi di rilevazione intelligenti, in grado di elaborare rapidamente una mole significativa di informazioni (Big Data).

Il progresso non riguarda soltanto i livelli elevati di risoluzione delle immagini in grado di rilevare dettagli utili a supporto della sicurezza. La videoanalisi moderna utilizza metadati capaci di generare automaticamente descrizioni di ciò che accade nei video. I sistemi di rilevazione auto-apprendenti sanno interpretare scene complesse, valutano dimensioni e velocità di un oggetto, identificano diversi oggetti ed il loro comportamento.

La gestione delle immagini è ingegnerizzata, le videoanalisi di ultima generazione utilizzano algoritmi di Intelligenza Artificiale e Machine Learning.

Tra le funzioni avanzate legate alla sicurezza urbana, troviamo:

  • plate recognition: lettura targhe dei veicoli in movimento ed in sosta, con la possibilità di creare blacklist e whiteliste e conseguenti azioni dispositive;
  • no parking: rilevazione in tempo reale di veicoli che si trovano in aree di sosta vietata o prossimi alle uscite di sicurezza;
  • antintrusion: individuazione di tentativi d’intrusione di soggetti e/o veicoli;
  • face recognition: riconoscimento facciale con possibilità di creare blacklist e whitelist e conseguenti azioni dispositive;
  • counting people: conteggio delle persone che transitano in una certa area;
  • line crossing: allarme video che scatta quando un corpo (persona, animale, veicolo) oltrepassa una linea predefinita sullo schermo di visualizzazione della telecamera.

La videosorveglianza avanzata non si limita a riprendere e raccogliere immagini o a rilevare possibili intrusioni, effrazioni o infrazioni. Il suo ruolo è diventato strategico e costituisce un tassello essenziale dell’Internet of Things (IoT), dei dispositivi connessi e comunicanti. Le attività di monitoraggio e di controllo sono potenziate e si aggiunge la nuova capacità di identificare, tracciare e rintracciare informazioni relative a persone e veicoli rilevando anomalie negli ambienti sorvegliati in modo intelligente (motion control). In questo contesto, il 5G è fondamentale per l’evoluzione della videosorveglianza a tutti i livelli.

5G: TECNOLOGIA CHIAVE PER LA NUOVA FRONTIERA DELLA SICUREZZA URBANA

Il 5G impatterà notevolmente tanto sui modelli di business aziendali quanto sulla sicurezza urbana dando un nuovo significato alla Smart City/Safe City.

Il termine Phygital (sicurezza fisica + digitale) evidenzia l’importanza dei Big Data nel realizzare soluzioni a supporto delle Forze dell’Ordine.

Le tecnologie avanzate – dispositivi IoT, telecamere ad altissima risoluzione, Cloud, Intelligenza Artificiale, Big Data, software per l’analisi dei dati – sono la nuova frontiera della sicurezza urbana.

Il 5G è una tecnologia abilitante nelle Smart Cities, essenziale per le comunicazioni tra persone e dispositivi connessi. Le telecamere si preparano a diventare strumenti polivalenti per il monitoraggio del traffico, ambientale e per garantire più sicurezza ai cittadini a tutti i livelli.

Francesco CIANO

Francesco Ciano