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TELECAMERE DI VIDEOSORVEGLIANZA NELLE SCUOLE CONTRO ATTI VANDALICI E FURTI: CHIARIMENTI
C’è bisogno di chiarezza circa l’utilizzo di telecamere nelle scuole contro atti vandalici e furti e le modalità sul trattamento dati personali.
Di recente, la città di Verona ha attenzionato il Garante sul progetto Scuole Sicure, ai sensi dell’art. 17 del Codice di protezione dati personali. E’ importante chiarire certi punti per la tutela del patrimonio scolastico ed aree circostanti per ottimizzare l’azione di contrasto e repressione di atti vandalici, danneggiamenti, furti, bullismo e microcriminalità.
Il documento, da interpretare correttamente, serve a rilevare e ricostruire eventuali atti vandalici e danneggiamenti, dissuadere da atti di teppismo e comportamenti che violano l’ordinamento giuridico, responsabilizzare gli studenti ed aumentare la percezione di sicurezza.
Come installare gli impianti nelle scuole? Quali devono essere le misure di sicurezza? Quali sono i principi da rispettare? Rispondiamo a queste e ad altre domande in base alle recenti richieste al Garante da parte della città di Verona.
TELECAMERE DI VIDEOSORVEGLIANZA NELLE SCUOLE CONTRO ATTI VANDALICI E FURTI: INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI
I sistemi di videosorveglianza nelle scuole come in altri luoghi di lavoro devono essere installati rispettando sia la disciplina sulla protezione dei dati personali sia le norme dell’ordinamento civile e penale (ad esempio, controllo a distanza dei lavoratori o interferenze illecite nella vita privata).
Deve essere assolutamente rispettato il principio di minimizzazione dei dati sia per il posizionamento delle telecamere e modalità di ripresa sia per la gestione del trattamento dei dati. Questi ultimi devono essere pertinenti e non devono eccedere quelle che sono le finalità della videosorveglianza.
Una struttura scolastica è un luogo di lavoro particolare che coinvolge anche la privacy degli studenti (art. 96, co. 2 del Codice) ed è importante rispettare il principio di proporzionalità. Non tutti i sistemi di videosorveglianza risultano adeguati quando si tratta di risolvere certe situazioni o ricostruire eventi verificatisi all’esterno o all’interno delle strutture scolastiche. Il progetto Scuole Sicure, pur rispettando la privacy, persegue l’obiettivo di controllare edifici e luoghi pubblici frequentati dagli studenti allo scopo di contrastare comportamenti violenti, disdicevoli o pericolosi.
CARATTERISTICHE DEL SISTEMA CENTRALIZZATO E MISURE DI SICUREZZA
Il progetto di Verona prevede telecamere posizionate in aree perimetrali esterne alla struttura scolastica, non sorvegliate dal personale ATA e soggette al pubblico passaggio.
Il sistema di videosorveglianza progettato presenta alcune caratteristiche:
- Riprese effettuate soltanto in aree esterne alla struttura scolastica;
- Nessun inquadramento di dettagli dei tratti somatici delle persone;
- Immagini non visualizzate in tempo reale ma archiviate automaticamente;
- Aree videosorvegliate segnalate da cartelli appositi;
- Software di visualizzazione delle immagini e gestione delle telecamere sul computer installato nell’ufficio di presidenza dell’istituto scolastico;
- Attivazione delle telecamere esclusivamente in orari di chiusura delle scuole, quando non sono presidiate da personale in servizio (in genere, dalle 22,00 alle 6,30);
- Visualizzazione delle immagini consentita al responsabile, agli incaricati del trattamento dati ed alle forze di polizia solo su richiesta dell’Autorità giudiziaria. La riproduzione delle immagini su supporto magnetico può essere disposta solo in caso di segnalazione furti, atti vandalici o eventi dannosi per il patrimonio pubblico;
- Conservazione delle immagini della durata di 72 ore, dopodiché verranno cancellati tramite sovrascrittura.
Riguardo alle misure di sicurezza, il server deve essere custodito in un locale protetto: deve integrare sistemi anti-manomissione ed un software di autenticazione a due fattori (strong autentication). Le immagini vengono trasmesse dalle telecamere al server tramite segnale video criptato su rete telematica.
TRATTAMENTO DATI PERSONALI: PRINCIPI ESSENZIALI E SCOPI DA PERSEGUIRE
I principi essenziali da rispettare affinché il trattamento dei dati (immagini) possa essere ritenuto lecito sono i principi di necessità, liceità, finalità e pertinenza. Tali principi sono contenuti nel Provvedimento generale sulla videosorveglianza del 29 aprile 2004.
Il sistema di videosorveglianza deve essere conforme ai principi di finalità, necessità, proporzionalità e correttezza (artt. 3 e 11 del Codice).
Gli scopi perseguiti dalla videosorveglianza nelle scuole sono:
- Controllo degli edifici e dei luoghi pubblici frequentati dagli studenti per rilevare e ricostruire atti vandalici e di danneggiamento delle strutture scolastiche;
- Azione deterrente per atti di teppismo e comportamenti contrari all’ordinamento giuridico;
- Tutela dei beni contenuti nelle strutture scolastiche;
- Aumento della percezione di sicurezza.
Secondo il principio di responsabilizzazione (art. 5, par. 2, del Regolamento), non serve alcuna autorizzazione da parte del Garante per installare il sistema di videosorveglianza. Spetta al titolare del trattamento dati valutare la proporzionalità e liceità del trattamento stesso tenendo conto di vari aspetti: contesto, finalità, rischio per i diritti e le libertà delle persone. Se sussistono i presupposti, il titolare del trattamento dovrà effettuare una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati.
QUANDO NON SERVE APPLICARE LA NORMATIVA
La normativa relativa alla protezione dei dati non si applica al trattamento in tutti quei casi in cui i dati rilevati non permettono di identificare direttamente o indirettamente le persone come, ad esempio:
- Riprese ad alta quota tramite uso di droni;
- Utilizzo di fotocamere spente o false;
- Videocamere integrate in un veicolo per l’assistenza al parcheggio se sono regolate in modo tale da non rilevare alcuna informazione identificativa su persone fisiche o targhe.
TELECAMERE DI VIDEOSORVEGLIANZA NELLE SCUOLE CONTRO ATTI VANDALICI E FURTI: RACCOMANDAZIONI DEL GARANTE
Riguardo alla tutela del patrimonio, restano validi i principi di necessità, liceità e pertinenza in riferimento alle misure di sicurezza, caratteristiche tecniche, attivazione delle telecamere, registrazione e riproduzione delle immagini. La tutela del patrimonio, in linea con il Provvedimento generale 29 aprile 2004 sulla videosorveglianza non deve contrastare la salvaguardia dei diritti e libertà fondamentali e della dignità degli studenti.
Sono previste riprese effettuate esclusivamente al di fuori dell’orario scolastico, condizioni rigide riguardo alla visualizzazione delle immagini, durata limitata della registrazione.
In relazione alla tutela del patrimonio, ai sensi degli artt. 17 e 154, co. 1 lett. c) del Codice, il Garante raccomanda di adottare le seguenti misure:
- definizione degli orari di funzionamento della videosorveglianza: devono essere posticipati a qualsiasi evento o attività in atto all’interno della scuola;
- limitazione dell’angolo di ripresa soltanto ai muri perimetrali dell’edificio scolastico, al cortile interno ed ai punti di accesso: sono escluse le aree esterne che circondano l’edificio;
- adeguate modalità di visibilità (anche di notte) dei cartelli di informativa (art. 13 del Codice e punto 3.1 del Provvedimento generale) da installare prima dell’area videosorvegliata;
- visualizzazione di immagini relative a reati concessa esclusivamente all’Autorità giudiziaria ed alle Forze di polizia. I compiti si limitano alla sola riproduzione delle immagini su supporto magnetico.
Fonte: orizzontescuola.it