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Mai Più Covid

Mai Più Covid: IL BRACCIALE ANTI-CONTAGIO CHE SALVA DAL RISCHIO PENALE

Il distanziamento interpersonale è tra le misure di sicurezza, contenimento e prevenzione Coronavirus più importanti. In azienda e in tutti gli ambienti soggetti ad affollamento, è possibile eliminare il rischio di contagio del Covid-19 semplicemente rispettando la distanza sociale necessaria prevista dal Decreto Cura Italia.

Più Sicurezza lancia il dispositivo Mai Più Covid allo scopo di garantire il monitoraggio del distanziamento interpersonale.

Si tratta di un bracciale hi-tech sicuro, discreto e versatile. Indossato dai dipendenti e collaboratori presenti all’interno dei locali aziendali, garantisce un distanziamento interpersonale preciso, costante e sicuro.

Sviluppando questo bracciale smart non abbiamo voluto soltanto favorire il controllo in azienda. Vogliamo limitare il rischio di sanzioni penali.

In tempi di crisi economica, gli imprenditori non meritano di subire anche gravi sanzioni interdittive e pecuniarie, la chiusura dell’attività con blocco della produzione né tantomeno un processo penale. E’ ciò a cui vanno incontro i datori di lavoro, purtroppo, nel caso in cui il dipendente contraesse l’infezione da virus Covid-19 nel luogo di lavoro.

COME FUNZIONE IL BRACCIALE Mai Più Covid

Il bracciale Mai Più Covid integra la tecnologia Bluetooth 5.0 (Bluetooth Low Energy): crea attorno alla persona che lo indossa una barriera a basse frequenze.

Ci teniamo a sottolineare che questa tecnologia non emette onde/frequenze dannose per la salute delle persone.

Quando due o più dispositivi si ‘incontrano’ ed entrano in contatto ad una distanza interpersonale inferiore ad 1,5 metro (o altra distanza che si intende impostare), il bracciale emette una vibrazione e s’illumina oppure, in alternativa, genera un segnale acustico disattivabile in qualsiasi momento.

Oltre al segnale acustico o alla vibrazione, è possibile aggiungere la memorizzazione dell’ID del dispositivo incontrato, data e ora: per utilizzare questa funzione è necessario dotarsi del software e dei ricevitori dedicati.

Il bracciale è di facile installazione e non compromette il normale svolgimento dell’attività aziendale.

LE FUNZIONALITÀ DI Mai Più Covid

Il nostro bracciale consente alle aziende di:

– garantire il corretto distanziamento interpersonale di dipendenti e collaboratori all’interno della struttura aziendale;

– Una volta collegato ai ricevitori ed al software in cloud, raccoglie i dati scaricandoli nel programma. In tal modo, permette di verificare il rispetto del distanziamento sociale da parte del personale nell’arco di tempo trascorso;

– intervenire tempestivamente nelle situazioni a rischio Covid-19 attivando specifiche misure anti-contagio.

Il nostro dispositivo è versatile: può essere utilizzato in qualsiasi settore.

IL RISPETTO DELLA PRIVACY E DEI DATI PERSONALI DEGLI UTENTI

Il braccialetto Mai Più Covid misura esclusivamente la distanza interpersonale degli utenti, non la loro posizione (geolocalizzazione) all’interno dell’azienda. Invia e riceve semplicemente informazioni di prossimità,.

Come abbiamo accennato, in caso di raccolta dati provenienti da Mai Più Covid, bisogna dotare il sistema del software in cloud e di ricevitori dedicati da posizionare in azienda. In tal caso, i dati vengono inviati automaticamente dai braccialetti ai ricevitori. A loro volta, i ricevitori hanno il compito di trasmettere al software in cloud i dati ricevuti.

Grazie al software, e in caso di necessità i responsabili aziendali potranno consultare informazioni raccolte dal sistema MAIPIUCOVID.

Il nostro sistema rispetta la privacy e i dati personali degli utenti. Il dispositivo dispone di un seriale numerico anonimo; di conseguenza, il sistema non attinge ai dati personali di chi lo indossa.

L’azienda, in conformità con le normative GDPR, può decidere o meno di conferire un’identità all’ID di ciascun dispositivo.

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IGIENIZZAZIONE E CREDITO D’IMPOSTA

Ti chiederai: può essere igienizzato?

Risposta: DEVE essere igienizzato.

Come?

Utilizzando uno spray a base alcolica. Il dispositivo non può essere immerso completamente in liquidi disinfettanti.

Una buona notizia per te: per l’acquisto di Mai Più Covid, puoi usufruire del credito d’imposta.

Secondo quanto previsto all’art. 30 del DL 23/2020, il nostro bracciale rientra nell’acquisizione di dispositivi finalizzati ad evitare il contagio del COVID-19 nelle aree lavorative.

Rientra, oltretutto, nel credito d’imposta disciplinato dal decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, art.64, ovvero tra le spese sostenute nell’anno 2020 (secondo le misure e nei limiti di spesa complessivi ivi previsti) per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici ed a garantire la distanza di sicurezza interpersonale.

SE UN DIPENDENTE SI AMMALA IL DATORE DI LAVORO COSA RISCHIA?

Nella Fase 2, con la ripresa delle attività commerciali e produttive, se un lavoratore si ammala nel luogo di lavoro e risulta impossibile risalire alla persona con cui è entrato in contatto e che l’ha contagiato che succederebbe?

L’azienda, il datore di lavoro rischierebbe grosso e non soltanto gravi sanzioni interdittive e pecuniarie o la chiusura dell’attività con blocco della produzione. Rischia sanzioni penali, di subire un processo penale nel caso in cui il dipendente contraesse l’infezione da virus Covid-19 nel luogo di lavoro.

In base all’art. 2087 c.c., l’imprenditore, è tenuto ad adottare tutte le misure necessarie per tutelare l’integrità fisica dei lavoratori. In caso di contagio da virus Covid-19 di un dipendente “in occasione di lavoro”, il datore di lavoro è chiamato a rispondere in sede penale per inosservanza degli art. 590 (lesioni personali colpose) e art. 589 (omicidio colposo) del c.p. Senza contare la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e la violazione delle disposizioni del Decreto Cura Italia.

Il Decreto ha previsto la copertura Inail per gli assicurati che contraggono infezione da Coronavirus in occasione di lavoro. E’ un infortunio di lavoro a tutti gli effetti.

Il rischio di essere indagati riguarda i datori ‘furbi e negligenti’ che non hanno adottato tutte le misure necessarie e adeguate per prevenire, contrastare e contenere la diffusione del Covid-19 previste nei protocolli di sicurezza del 14 marzo e del 24 aprile 2020.

Se, invece, l’imprenditore ha adottato tutte le misure di sicurezza previste oppure se il contagio non si è verificato sul luogo di lavoro, il datore di lavoro può essere prosciolto dalle accuse. Il pm sarà tenuto a chiedere l’archiviazione del caso al giudice per le indagini preliminari.

QUALI SONO LE MISURE DI SICUREZZA CHE IL DATORE DI LAVORO DEVE ASSOLUTAMENTE SEGUIRE E RISPETTARE?

MISURE DI SICUREZZA E PREVENZIONE ANTI COVID-19 SUI LUOGHI DI LAVORO

Il datore di lavoro è tenuto ad adottare specifiche misure organizzative ovvero:

– controllo della temperatura all’ingresso e all’uscita dei dipendenti, all’accesso dei fornitori esterni;

– pulizia giornaliera, igienizzazione e sanificazione periodica, precauzioni igieniche personali;

– consegna a tutti i lavoratori dei dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, dispenser igienizzanti);

– monitoraggio degli spostamenti interni all’azienda;

– organizzazione della turnazione e delle trasferte, adozione dello smart working (ove possibile);

– gestione degli spazi comuni;

– elaborazione di programmi d’informazione e formazione su tutte le misure di sicurezza e sui comportamenti da tenere all’interno dei locali aziendali;

– gestione del distanziamento interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramento;

– riduzione delle riunioni;

– adozione di procedure organizzative nell’ipotesi in cui si debba gestire un caso di sospetta infezione da virus Covid-19, procedure di emergenza e isolamento per chi dovesse presentare sintomi, procedure di prevenzione e monitoraggio per i dipendenti che sono venuti a contatto con chi presenta sintomi;

– incarico ad un organismo di vigilanza di sorvegliare il funzionamento/osservanza del modello organizzativo e gestionale.

DECRETO RILANCIO: GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE PER RISPETTARE LE MISURE DI SICUREZZA

Con Il Decreto Rilancio il governo sostiene le imprese anche con i crediti d’imposta per la sanificazione, ristrutturazione e messa in sicurezza delle aziende in fase di riapertura.

Ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, alle associazioni, fondazioni e agli altri enti privati (inclusi  quelli del terzo settore) viene riconosciuto un credito d’imposta del 60% delle spese sostenute nel 2020 fino a un massimo di 60.000 € per ciascun beneficiario.

Per spese sostenute s’intendono i costi per:

– sanificazione certificata degli ambienti di lavoro e degli strumenti utilizzati;

– acquisto di dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione), di prodotti detergenti e disinfettanti;

– termometri e termoscanner, telecamere termiche per la rilevazione della temperatura corporea;

– strumenti e tecnologie;

– dispostivi per garantire la distanza di sicurezza interpersonale (barriere, pannelli protettivi, ecc.) incluse eventuali spese di installazione.

Un ulteriore credito d’imposta del 60% fino ad un massimo di 80.000 euro viene riconosciuto in riferimento alle spese sostenute per l’adeguamento degli ambienti di lavoro alle prescrizioni sanitarie per contrastare la diffusione del Covid-19.

Tra queste, le spese relative a lavori edilizi necessari per il rifacimento di spogliatoi e mense, realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni.

Sul fronte della sanificazione, dall’Inail arrivano 403 milioni di euro per finanziare le spese sostenute (o da affrontare) per l’acquisto di apparecchiature e attrezzature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori, i dispositivi di sanificazione degli ambienti o i sistemi e strumentazione per il controllo degli accessi “utili a rilevare gli indicatori di un possibile stato di contagio”.

Si tratta di finanziamenti a fondo perduto accessibili a tutte le imprese, anche quelle individuali.

Viene concesso un importo massimo di:

– 15 mila euro per imprese fino a 9 dipendenti;

– 50 mila euro per imprese da 10 a 50 dipendenti;

– 100 mila euro per le aziende con oltre 50 addetti.

 

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Per il monitoraggio tecnologico dei dipendenti,
ti raccomandiamo Mai Più Covid.
Chiamaci, possiamo aiutarti.

 

Francesco Ciamo CEO di Più Sicurezza

Francesco Ciano

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