DOSSIER VIMINALE 2020: DELITTI, IMMIGRAZIONE, ANALISI COMPLETA

Arriva puntuale anche quest’anno il Dossier Viminale 2020 che riassume un anno di attività del ministero dell’Interno da comparare all’anno precedente. Il dossier, pubblicato in occasione della tradizionale riunione del 15 agosto del Comitato nazionale per l’ordine e sicurezza pubblica, è riferito al periodo 1 agosto 2019/31 luglio 2020. Le restrizioni e i divieti imposti durante il lockdown, in piena emergenza sanitaria Covid-19 (dal 9 marzo al 3 giugno), hanno inciso non poco sui risultati.

Dall’analisi dei dati del dossier pubblicato il 15 agosto risulta un calo dei delitti totali denunciati (da 2.238.073 a 1.912.344, -18,2%) mentre salgono del 13% i femminicidi in ambito familiare (da 92 a 104). Nel periodo di lockdown, sono state uccise 44 donne: la media giornaliera è più che raddoppiata.

Si registra una diminuzione dei reati predatori (furti e rapine): passano da 1.143.443 a 840.467 con un calo del 26,5%. In dettaglio, sono stati registrati 820.274 furti (-26,6%) e 20.193 rapine (-21,1%). A dispetto di ciò che si potrebbe pensare, il lockdown pare non abbia influito sui risultati. Spieghiamoci meglio.

In base ai dati del ministero dell’Interno, durante il periodo di blocco sono stati  commessi 213.785 furti: 2457 al giorno contro i 2173 compiuti nei restanti 269 giorni dell’anno.

Idem per le rapine: 71 al giorno durante il blocco contro i 52 negli altri giorni.

Mentre i reati predatori scendono, i reati informatici aumentano. L’incremento risulta suddiviso in questo modo: +3,8% attacchi rilevati, +16,7% alert diramati e +17,9% indagini avviate.

Non potevano mancare i dati aggiornati di un tema ‘caldo: l’immigrazione.

 

DOSSIER VIMINALE 2020: I DATI AGGIORNATI SULL’IMMIGRAZIONE

I dati sull’immigrazione saltano subito all’occhio. Gli sbarchi sono aumentati del 148,7% rispetto ad un anno fa passando da 8.691 a 21.618, con 133 scafisti arrestati (+11% circa). La maggioranza degli sbarchi sono autonomi (16.347), mentre i restanti 5271 riguardano i  soccorsi in area Sar (di cui 4066 presi in carico dalle Ong). Tra i 21.618 soggetti sbarcati, 2.886 sono minori non accompagnati.

I Paesi da cui provengono gran parte degli sbarchi sono Tunisia, Libia e Turchia.

Sono stati rimpatriati 4.408 migranti (il 35,8% in meno rispetto al periodo precedente, che ha registrato 6.862 rimpatri). Sul dato ha influito la parziale sospensione delle procedure di rimpatrio dal 31 gennaio al 31 maggio 2020 dovuta all’emergenza Covid-19 che ha consentito il rimpatrio di soli 592 espulsi.

Nel complesso, sono stati allontanati dal territorio nazionale 23.226 migranti (+32,5%), di cui 6.613 respinti alla frontiera.

Il ministro dell’Interno Lamorgese ha ricordato che sono stati riavviati i rimpatri (80 al giorno circa).

Al 31 luglio 2020, i migranti in accoglienza risultano 949 in hotspot, 61.972 in Centri di accoglienza e 23.409 Siproimi. Le richieste di asilo sono 33.984 (contro le 36.250 dell’anno precedente).

In termini di ricollocamento, la percentuale è cresciuta del 167% rispetto allo scorso anno: 622 i richiedenti asilo ricollocati, di cui 395 in Francia, Germania, Portogallo, Irlanda, Lussemburgo e Finlandia.

Cala il numero di stranieri che soggiornano regolarmente in Italia: 4.016.129 rispetto ai 4.191.716 dell’anno precedente (-4,2%).

La preoccupante ed urgente questione dell’immigrazione si intreccia inesorabilmente con la difficoltà nel contenere il rischio di contagio da Coronavirus. All’organizzazione per l’accoglienza, si aggiungono nuove problematiche: il controllo a tappeto, i tamponi, la quarantena (in caso di positivi). Lamorgese ha annunciato l’attivazione di navi e caserme per la gestione della quarantena dei migranti positivi.

 

I DATI SUI DELITTI

Omicidi, truffe e rapine sono in calo rispetto ad un anno fa ma sono cresciuti durante il lockdown.

In tre mesi di blocco (dal 9 marzo al 3 giugno), si è verificato il 44,7% dei delitti in proporzione all’intero periodo analizzato dal dossier. Il lockdown, quindi, ha inciso tantissimo e negativamente sui delitti (furti, rapine, omicidi, truffe).

Abbiamo già riportato, all’inizio, i dati dei furti e delle rapine.

Cala generalmente il numero di omicidi (278 contro i 334 dello scorso anno, -16,8%). Controllando i dati sugli omicidi in ambito domestico si scopre che su 278 complessivi, 106 sono stati compiuti soltanto tra il 9 marzo e il 3 giugno 2020 (periodo di lockdown), quindi il 38% del totale.

Il 75,9% degli omicidi vedono come vittime le donne.

 

STALKING, MINACCE A SINDACI E GIORNALISTI

Le denunce di stalking sono passate da 15.370 a 13.579 ma circa 5 mila si sono verificate soltanto nel periodo di lockdown.

In più, si assiste ad un’impennata di allontanamenti dalle abitazioni per violenza domestica: 398 casi (+33,6%), di cui 156 (39%) avvenuti tra il 9 marzo e il 3 giugno.

Tra il 1° agosto 2019 ed il 31 luglio 2020, sono stata presentate 13.579 denunce per stalking (da donne per il 75%)  con un calo dell’11,7%. Di queste denunce, 4.967 si riferiscono al solo periodo di lockdown (36,5% del totale).

Sono calati gli ammonimenti del questore: 1.198 (-6%), di cui 433 durante il blocco.

Si è verificato un incremento delle denunce per intimidazione nei confronti di amministratori (5,5%): su 791 vittime, 398 sono sindaci. Il fenomeno riguarda, in particolare, Sicilia, Lombardia, Puglia, Campania e Calabria.

In tema di intimidazioni, c’è stata un’impennata ai danni dei giornalisti: sono stati minacciati 185 giornalisti (+51,6% rispetto ad un anno fa) di cui 62 tramite web. Le minacce ai giornalisti partono, soprattutto, in 5 regioni: Lazio, Campania, Sicilia, Lombardia e Calabria.

 

TRUFFE IN CALO MA NON QUELLE INFORMATICHE, CONTROLLI DURANTE IL LOCKDOWN

Le truffe classiche sono scese dell’11,3% (119.355 contro i 134.535 casi dell’anno precedente). Circa il 40% delle truffe è avvenuto durante il lockdown.

Aumentano i reati informatici: sono saliti, nel complesso, del 20% passando da 120.355 a 144.474 (61.204 compiuti durante il blocco).

Dall’11 marzo al 31 luglio 2020, per contenere la diffusione del Covid-19, le Forze dell’Ordine hanno controllato 20.395.302 persone. Gli esercizi commerciali controllati sempre nello stesso periodo sono stati 6.790.886; 10.751 i titolari denunciati, 2.112 i provvedimenti di chiusura.

Complessivamente, i soggetti sanzionati per violazione delle restrizioni sono stati:

– 454.933 (violazione degli spostamenti);

– 5.684 (denunciati per false attestazioni);

– 1.177 (denunciati per violazione della quarantena).

 

OPERAZIONI ANTIDROGA, RACKET E USURA 

Le operazioni antidroga passano da 26.280 a 23.193 con un calo dell’11,7%.

Riguardo alla lotta a racket e usura è cresciuto il numero delle vittime di estorsione (da 674 a 779) ed è lievemente calato il numero di vittime di usura (da 1369 a 1173). Nel solo periodo di lockdown, sono state esaminate 327 domande per estorsione e 257 per usura. Sono aumentate, invece, le vittime di reati mafiosi.

In un momento di crisi economica come questo, ci chiediamo quanti sono i cittadini vittime di usura che non denunciano.

 

OPERAZIONI ANTIMAFIA E LOTTA AL TERRORISMO INTERNAZIONALE

Ecco i risultati sul fronte antimafia:

– 79 latitanti di rilievo tratti in arresto contro i 53 dell’anno precedente (+49,1%);

– 134 operazioni di polizia giudiziaria contro le 155 dell’anno precedente (-13,5%);

– 5.891 sequestri per un valore di 1.447 milioni di euro;

– 1.793 confische per un valore di 371 milioni di euro.

Passiamo ai dati sulla lotta al terrorismo internazionale.

Il Dossier Viminale 2020 riporta:

– un calo delle espulsioni per motivi di sicurezza da parte dello Stato (dai 109 casi dell’anno precedente ai 71 dell’anno in corso, un calo del 34,9%);

– diminuzione del numero di persone controllate (da 560.763 a 407.338), di veicoli e  motonavi verificate;

– lieve aumento del numero dei foreign fighters segnalati nella lista del Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo (da 141 a 146, +3,5%).

 Francesco Ciamo CEO di Più Sicurezza

Francesco Ciano