RAPINE IN CASA: COME SALVARSI LA VITA CON IL SISTEMA DI ALLARME VOKALE
I furti in appartamento si trasformano sempre più in rapine in casa. I ladri diventano sciacalli senza scrupoli né paura. Non ci pensano due volte a tentare il furto senza neanche chiedersi se ci sia gente in casa che sta cenando o dormendo. Certi malviventi seguono le vittime e si intrufolano in casa per aggredirle e derubarle, altri ancora si fingono poliziotti, operai, tecnici, infermieri, corrieri allo scopo di truffare. Se la vittima mangia la foglia può trovarsi a dover affrontare un ladro pericoloso.
Considerando quello che succede in tutta Italia ogni giorno, quasi si rimpiangono le conseguenze psicologiche del semplice furto (paura, ansia, preoccupazione, senso di insicurezza).
Ricordiamo la differenza tra furto e rapina. Il primo viene compiuto in assenza della vittima, la seconda in sua presenza.
Chi si allontana da casa – inserendo l’allarme antifurto, le telecamere di videosorveglianza o chiudendo correttamente la porta blindata di ultima generazione – ha maggiore possibilità di prevenire il furto e non rischia l’incolumità. La rapina in casa viene compiuta, di solito, senza che il proprietario presente nell’appartamento abbia attivato alcun sistema di sicurezza: la vittima rischia la vita. Ce lo insegna la cronaca.
Cosa fare?
Ti spieghiamo come salvarti la vita con il sistema di allarme VoKale.
In questo articolo
RAPINE IN CASA ALL’ORDINE DEL GIORNO: CRONACA NERISSIMA
Se digiti tra le news di Google la parola chiave ‘rapina in casa‘ ti trovi di fronte ad una lunga lista di episodi. Dal sequestro all’immobilizzazione con corde o nastro adesivo si passa all’episodio estremo: l’aggressione fino all’omicidio preterintenzionale ai danni di anziani ma non solo.
Le vittime vengono colpite in pieno volto, pestate, massacrate, prese a martellate, minacciate con la pistola e costrette a consegnare denaro ed oggetti di valore.
A Roma (notizia del 13 settembre scorso) i ladri sono entrati in casa ed hanno smurato la cassaforte con la famiglia in casa. Il proprietario, sentendo i rumori, si è trovato di fronte i ladri che l’hanno colpito con una martellata in testa.
Gli anziani, più fragili e indifesi, rischiano maggiormente e sono particolarmente presi di mira da truffatori ladri disposti a tutto pur di impossessarsi di denaro e gioielli, anche di aggredire e di uccidere. In casi del genere, suggeriamo di riferire ai malintenzionati che tentano di entrare (per farli allontanare immediatamente) di essere disposti ad aprire la porta solo dopo aver contattato il 112 ed aver verificato quanto dichiarano (di essere tecnici, infermieri, postini, corrieri o, addirittura, finti poliziotti).
Inganni e truffe possono trasformarsi in rapine pericolose, talvolta mortali.
Certe bande organizzate decise ad entrare anche in presenza dei proprietari e delle famiglie sono specializzate in rapine in casa. Sanno come muoversi con la vigilanza fuori che non si accorge di nulla. E’ successo nel mese di ottobre, durante la rapina in casa ai danni di Luca Toni, l’ex attaccante dell’Hellas Verona.
I rapinatori entrano in casa armati e travisati terrorizzando intere famiglie nel cuore della notte, violando la loro intimità ma anche in pieno giorno. Sanno di trovarsi di fronte persone inermi, che non reagirebbero mai con un’arma puntata contro. Queste bande efferate e spietate seminano il terrore per mesi, spesso restando impunite. Sono organizzate e pronte a tutto.
Famiglie, donne sole, anziani. I razziatori di case, gli sciacalli di appartamento si muovono senza scrupoli. Ci sono ladri che violentano le donne prima della rapina, che sequestrano e pestano le vittime in casa con una ferocia inaudita.
COME COMPORTARSI DURANTE UNA RAPINA IN CASA
I principali consigli che vengono forniti dalle Forze dell’Ordine, nell’eventualità di subire una rapina in casa, sono questi:
– collaborare, assecondare le richieste del criminale perché, nel tentativo di sventare il delitto, si può mettere a serio repentaglio la propria incolumità e quella dei propri cari;
– sforzarsi di mantenere la calma e non reagire alle provocazioni, ai modi offensivi e bruschi di chi vuole sbrigarsi ad impossessarsi del bottino e fuggire;
– rispondere alle domande del ladro (“dove sono i soldi e i gioielli”) dandogli le informazioni che chiede senza mostrare di volerlo ingannare;
– non osservarlo con insistenza perché potrebbe pensare che si sta cercando di memorizzare il suo volto o, se coperto, eventuali segni particolari. E’ preferibile memorizzare il suo accento, l’altezza, i suoi vestiti, altri dettagli da riferire poi alle Forze dell’Ordine.
Conviene assolutamente comportarsi in questo modo per non rischiare aggressioni o la vita stessa.
A tutto questo aggiungiamo un consiglio importante: lancia l’allarme VoKale senza insospettire i ladri. Pronunciando una certa parola o frase lancerai l’SOS che raggiungerà direttamente le Forze dell’Ordine. Ci spieghiamo meglio.
SISTEMA DI ALLARME VOKALE: L’UNICO CHE USA LA TUA VOCE COME ARMA DI DIFESA
In qualsiasi situazione di pericolo (rapina in casa, aggressione, violenza, minacce, telesoccorso, malore) con il sistema di Allarme VoKale puoi lanciare la richiesta di aiuto usando come strumento di difesa personale la tua voce. Il ladro non si accorgerà di nulla.
Questo sistema di sicurezza intelligente (telesoccorso, antirapina e antiviolenza) può inviare la richiesta di soccorso alle Forze dell’Ordine ma anche ad istituti di vigilanza, parenti, amici.
Per lanciare l’allarme basta pronunciare una parola (ad esempio “Male”) o una frase (“Non farmi del male”) preregistrata, che solo tu conosci e che dovrai memorizzare nel dispositivo. Non serve premere nessun tasto localizzato in luoghi scomodi o inaccessibili al momento della situazione di pericolo. Non dovrai utilizzare nessun telecomando che potrebbe essere scarico o non a portata di mano al momento dell’emergenza, né più né meno come il tuo smartphone.
La parola o la frase ‘magica’ preregistrata viene memorizzata in sofisticati dispositivi installati in aree strategiche della tua abitazione, ufficio o negozio.
Il dispositivo integra sensori in grado di monitorare h24 tutte le parole che ‘ascoltano’ e sapranno riconoscere la parola o frase preregistrata, quella che (abbinata alla voce giusta) farà scattare l’allarme semplicemente pronunciandola.
I sensori, nel momento stesso in cui riconoscono la parola/frase ‘chiave’, inviano ad un’unità centrale il comando di attivazione di una chiamata di soccorso tramite telefonata, e-mail, SMS o notifica push. L’allarme raggiunge immediatamente le Forze dell’Ordine (o altri numeri memorizzati) per la richiesta di un intervento tempestivo.
Il sistema è gestibile e programmabile tramite App dedicata, con possibilità di registrare fino a 4 differenti messaggi di soccorso dalla stessa persona o da 4 diverse persone.
L’allarme Vokale, da noi brevettato, è l’unico sistema di sicurezza che usa la tua voce come arma di difesa.