OCCUPAZIONI ABUSIVE DI ALLOGGI: ATC TORINO, IN CAMPO TELECAMERE, PORTE BLINDATE E ALLARMI

Tutti noi abbiamo seguito la vicenda dell’86enne Ennio Di Lalla del quartiere Don Bosco a Roma. Mentre era fuori per svolgere alcune visite mediche, la sua casa è stata occupata da una rom che aveva cambiato la serratura. Ci sono voluti 20 giorni prima che l’anziano potesse rientrare nella sua casa a seguito di un decreto di sequestro del Tribunale e un ordine di sgombero del PM della Procura.

In Italia, esistono casi peggiori di occupazione abusiva: sono tanti anche in Piemonte. L’ATC di Torino ha lanciato una sfida gli abusivi passando ai fatti. L’Agenzia per le case popolari ha investito 800mila euro per arginare le occupazioni abusive di alloggi.

Il progetto partirà con i primi 200 appartamenti ai piani bassi e rialzati: prevede l’installazione di telecamere, porte blindate ed allarmi attivi 24 ore su 24.

OCCUPAZIONI ABUSIVE DI ALLOGGI: IL PROGETTO DELL’ATC DI TORINO

L’ATC di Torino dice BASTA agli abusivi: il suo duplice obiettivo è velocizzare la filiera degli alloggi sfitti e frenare il tragico fenomeno di occupazioni abusive di alloggi, in costante aumento. Ad oggi, a Torino si contano 188 appartamenti occupati a fronte dei 641 alloggi ristrutturati e rimessi in circolo dopo essere stati restituiti all’ATC dai vecchi inquilini.

Negli ultimi mesi, il fenomeno delle occupazioni abusive di alloggi è peggiorato: è stato segnalato in diverse occasioni dalle Forze dell’Ordine e nel corso dei vari incontri organizzati in Prefettura tra ATC, Comune e Regione. In uno di questi incontri, è stato chiesto all’ATC di Torino di valutare tutte le necessarie azioni per combattere questo fenomeno.

L’ATC di Torino ha risposto tempestivamente alla richiesta. Di recente, dopo l’aggiudicazione di un appalto da 800mila euro relativo ai servizi integrati per la protezione degli appartamenti, l’Ente gestore delle case popolari ha annunciato che nel prossimo triennio metterà in campo nuovi sistemi di sorveglianza attiva:

  • Telecamere antintrusione interne (non visibili sui pianerottoli), la cui presenza verrà comunque segnalata sulle scale da appositi cartelli;
  • Porte blindate ritenute impenetrabili;
  • Sistemi di allarme attivi h24.

Come funzionerà questo nuovo sistema contro le occupazioni abusive progettato dall’ATC di Torino?

Verranno utilizzati allarmi mobili (alimentati a batterie di lunga durata), da spostare facilmente in base alle esigenze periodiche (gli alloggi critici variano a seconda della disponibilità).

Questi allarmi mobili integrano sensori di movimento ed una telecamera collegata con una centrale di telesorveglianza attiva h24. Non appena rileva l’effrazione, l’occhio elettronico si attiva registrando un breve video di qualche secondo. A quel punto, scatterà l’allarme che raggiungerà le Forze dell’Ordine ed un fabbro di turno. Il fabbro dovrà accorrere sul posto entro un’ora dalla tentata occupazione abusiva per installare all’istante (o quasi) le nuove porte blindate considerate impenetrabili.

Il progetto prenderà il via con i primi 200 alloggi, gli appartamenti considerati più a rischio, in particolare i piani bassi e rialzati: entro il 2023, l’obiettivo è aumentarne il numero fino a raggiungere quota 1.000.

ATC TORINO (AGENZIA TERRITORIALE PER LA CASA DEL PIEMONTE CENTRALE): DI COSA SI OCCUPA

In linea generale, le ATC sono enti pubblici di servizio ausiliari delle Regioni, non economici, con una propria autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile. Gestiscono il patrimonio di edilizia sociale svolgendo le funzioni attribuite loro dalla legge di competenza estesa in vari territori.

In particolare, l’ATC Piemonte Centrale, con sede a Torino, coinvolge il capoluogo piemontese ed oltre 100 Comuni dell’intera provincia.

Funzioni e compiti dell’Agenzia sono stati definiti dalla Legge Regionale 3 del 17 febbraio 2010 che disciplina la normativa in tema di edilizia sociale. Questa legge ha modificato le normative precedenti (L.R. n.11/1993 e L.R. 46/1995) adottando una politica organica dell’edilizia residenziale pubblica.

In seguito, la Legge n.3 è stata modificata dal DL n. 2 (“Riordino delle Agenzie Territoriali per la Casa”) approvato dal Consiglio regionale. Il numero delle ATC è così passato da 7 a 3:

  • Agenzia per la Casa del Piemonte Nord, per i territori Novara/Vco, Biella e Vercelli;
  • Agenzia per la Casa del Piemonte Centrale, per la provincia di Torino;
  • Agenzia per la Casa del Piemonte Sud, per Alessandria, Asti e Cuneo.

La primaria funzione dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale è rendere disponibili appartamenti economici per le categorie svantaggiate tramite l’attuazione di interventi di edilizia convenzionata ed agevolata e la riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.

E’ possibile segnalare e denunciare occupazioni abusive contattando il numero verde ATC 800301081, sempre attivo, oltre al numero unico d’emergenza 112.

Il 15 ottobre 2015 l’ATC di Torino ha messo in campo un’iniziativa per aiutare i cittadini più deboli (in particolare, anziani e disabili) ad evitare truffe, raggiri, rapine ed altre forme di reato. Ha organizzato lezioni di ‘sicurezza e buon vicinato’ da parte di agenti del nucleo di prossimità della Municipale con utili consigli per tenere alla larga i truffatori.

Attualmente, l’ATC di Torino gestisce 18mila unità immobiliari: ogni anno, entra in possesso di circa 1.200 alloggi ‘di risulta’ ovvero che si liberano per disdetta da parte dell’assegnatario o per questioni legali.

L’emergenza sanitaria dovuta al Covid ha causato due effetti negativi: da una parte, un aumento della richiesta di case popolari dovuto alla crisi occupazionale, dall’altra, un rallentamento nei lavori di manutenzione degli alloggi liberi con conseguenti ritardi nel processo di riassegnazione degli appartamenti.

ATC PIEMONTESI: IN ARRIVO 85 MILIONI PER LE CASE POPOLARI IN AMBITO PNRR

Grazie al programma “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica” sono in arrivo in Piemonte 85.427.000 euro per le case di edilizia residenziale pubblica. Le risorse sono stanziate nell’ambito del PNRR, finalizzate all’efficientamento energetico, alla riduzione del rischio sismico ed alla verifica statica degli edifici. L’obiettivo finale è la sostenibilità ambientale con incremento minimo di 2 classi energetiche per ogni edificio o alloggio.

ATC e Comuni dovranno agire tempestivamente e presentare in fretta le proposte di finanziamento in scadenza il 15 dicembre 2021.

Chiara Caucino, assessore al Welfare, ha già approvato la delibera per la ripartizione delle risorse:

  • Piemonte Nord (Novara, Vercelli, Biella, Verbano Cusio Ossola): 17.469.077,28 euro;
  • Piemonte Centrale (Torino): 47.547.523,95 euro;
  • Piemonte Sud (Alessandria, Asti, Cuneo):20.410.476.27 euro.

Per le tre aree piemontesi, il 60% è riservato alle relative ATC.

E’ un’opportunità unica per le ATC piemontesi, per realizzare interventi attesi da anni, insieme al rifinanziamento dei Fondi Gescal che permetterà di assegnare centinaia di alloggi per i quali sono necessari interventi di riqualificazione. Per tanti alloggi servono manutenzione ordinaria e straordinaria, bonifica amianto: al momento sono inagibili.

Il motto di Chiara Caucino resta: “sfittanza zero, illegalità zero ed occupazioni abusive zero”.

OCCUPAZIONI ABUSIVE DI ALLOGGI: TRA ILLEGALITÀ E FRAGILITÀ ECONOMICA

Gli alloggi ATC vanno assegnati a chi è in graduatoria. La legge del più forte non deve valere a Torino” ha dichiarato Luca Deri, presidente della VII° Circoscrizione di Torino. A marzo 2021 si è sfogato così Luca Deri riferendosi agli alloggi di proprietà ATC occupati abusivamente da anni.

ATC non può operare direttamente sugli sgomberi per i quali il 29 dicembre 2020 in Prefettura è stato firmato un protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto alle occupazioni abusive di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Il presidente di ATC, Emilio Bolla, ha spiegato: “Per arginare il fenomeno delle occupazioni abusive, abbiamo ridotto i tempi di ristrutturazione degli alloggi sfitti per poterli assegnare il prima possibile e li stiamo dotando di sistemi di allarme”. Ovviamente, ATC ha bisogno del supporto di tutte le istituzioni coinvolte (con cui è stato firmato il protocollo d’intesa in Prefettura) e delle Forze dell’Ordine per riportare la situazione alla legalità il prima possibile. Il protocollo d’intesa ha fissato il termine di un mese per l’esecuzione degli sgomberi: non sempre è facile, soprattutto se gli alloggi occupati abusivamente ospitano minori al loro interno.

Gli occupanti, purtroppo, non sono soltanto rom ma anche italiani, famiglie in condizioni di fragilità economica a seguito della crisi pandemica. E’ un fenomeno che fa riflettere: bisogna intervenire adeguatamente sulle situazioni di illegalità e su quelle di grave difficoltà economica delle famiglie italiane. In quest’ultimo caso, deve essere responsabilità del Comune e dei servizi sociali individuare soluzioni di alloggio temporaneo per aiutare queste persone a trovare riparo. Sono i nuovi poveri italiani, le vittime economiche della pandemia ridotte sul lastrico.Inizio modulo

IL FENOMENO ‘MAIL BOMBING’ DI OCCUPANTI ABUSIVI IN DIFFICOLTÀ

Da una condizione di fragilità economica all’illegalità il passo è breve. A settembre, un italiano che aveva occupato un alloggio con la sua compagna ha puntato una pistola in testa al fabbro e al vigile aggredendo anche una dipendente di ATC per evitare il recupero dell’alloggio, lo sgombero e l’installazione da parte del fabbro di una porta blindata. E’ dovuta intervenire la Polizia, l’uomo è stato arrestato per resistenza alle Forze dell’Ordine. In seguito, l’alloggio è stato dotato anche di un sistema di allarme.

Negli ultimi tempi, è emerso il fenomeno mailbombing lanciato contro sindaca, Comune, Atc e sportelli dell’assistenza sociale territoriale per trovare una soluzione abitativa a famiglie italiane in seria difficoltà, costrette ad occupare abusivamente alloggi ATC vuoti e inutilizzati.

L’idea del bombing è nata da un gruppo di famiglie, persone soggette a sfratto o pignoramento, occupanti abusivi, abitanti di alloggi temporanei, tutti in attesa o aspiranti di una casa popolare.