AGGRESSIONI SUGLI AUTOBUS IN ITALIA: I SINDACATI CHIEDONO TELECAMERE E TUTELA PER I CONDUCENTI

Si moltiplicano le aggressioni sugli autobus in Italia ai danni di controllori ed autisti. A bordo dei bus di linea le aggressioni si fanno sempre più frequenti e cresce l’allarme.

Dopo gli ultimi episodi a Cantù, Menaggio ed Erba (in provincia di Como) sui bus di Asf Autolinee, i sindacati che rappresentano i lavoratori del trasporto pubblico hanno scritto al prefetto, Andrea Polichetti, per chiedere un incontro urgente sul tema sicurezza.

La situazione sta precipitando da quando gli autisti, oltre a verificare il possesso dei biglietti, sono tenuti a controllare anche il rispetto delle norme anti-Covid (uso della mascherina, possesso di Green Pass). Autisti e conducenti vengono malmenati tanto da richiedere anche l’intervento della Croce Rossa.

L’accordo siglato 4 anni fa (23 ottobre 2018) che prevede l’installazione di telecamere di videosorveglianza a bordo dei bus non è ancora stato attuato. A Como Giovanni Riccardi della Filt Cgil, Ferruccio Saibene di Fit Cisl e Dario Ripoli di Uil Trasporti hanno firmato una lettera inviata al prefetto. “Siamo molto preoccupati. Lavoratori e lavoratrici sono a stretto contatto con gli utenti. In gran parte, gli utenti si comportano correttamente ma non è sempre così”. I sindacati di Como chiedono che, in certi orari e luoghi sensibili, i lavoratori non siano lasciati soli. Chiedono la presenza di Forze dell’Ordine o vigilanti a bordo di alcune linee a rischio.

Purtroppo, il fenomeno in crescita delle aggressioni sugli autobus ai danni di autisti e controllori non si limita a Como ma interessa tutta Italia.

AGGRESSIONI SUGLI AUTOBUS IN ITALIA: PREOCCUPANO LE BABY GANG E GLI IMMIGRATI

Le aggressioni sugli autobus si verificano in tutta Italia, seppure da Milano a Varese e Como gli episodi siano particolarmente violenti e frequenti: almeno un’aggressione al giorno, gli autisti dei bus sono nel mirino di ragazzi e stranieri senza mascherine o biglietto. Talvolta, sono i padri dei ragazzi ribelli che picchiano gli autisti. All’invito “deve indossare la mascherina” c’è chi viene preso a testate, chi viene preso a cazzotti da baby gang, chi usa i mezzi di trasporto come sfogo incontrollato mettendo a rischio anche gli altri passeggeri.

Preoccupano baby gang ed immigrati. Tanto per citare un paio di episodi, ad ottobre 2021 su un bus di Varese, un 21enne originario della Guinea alterato dall’alcol ha minacciato di morte i passeggeri colpendo anche un Carabiniere intervenuto; a novembre 2021 un tunisino è stato arrestato dalla Polizia per aver dirottato un autobus a Busto Arsizio minacciando l’autista con un taglierino.

Non sono pochi gli episodi di aggressioni, insulti e minacce da parte di gruppi di ragazzi (anche minorenni) che salgono sugli autobus senza rispettare le norme anti Covid o in fase di controllo dei biglietti.

Le baby gang spaventano. A fine gennaio, una banda di ragazzini a bordo di un bus di Milano ha provocato un autista della linea 95 fumando all’interno del mezzo. Quando il conducente li ha invitati a scendere, lo hanno minacciato con la pistola: “Ti spariamo”. L’autista ha chiuso le porte ripartendo con 2 dei 4 ragazzi della banda a bordo: ha allertato il 112 ed è stato raggiunto da una pattuglia della Polizia al capolinea ma i due ragazzi sono scesi prima. Prima di questa vicenda, sempre a Milano, è stato aggredito fisicamente un altro autista: ha riportato la rottura della mascella.

AGGRESSIONI SUGLI AUTOBUS IN ITALIA: UN INCUBO QUOTIDIANO

Spesso, le aggressioni sui bus sono causate dalle lunghe attese, tanto che a Palermo il responsabile aziendale Fit Cisl Amat Salvatore Girgenti ha commentato “Per una buona copertura servirebbero più autisti e mezzi”.

Talvolta, gli autisti vengono assaliti dai passeggeri con tanto di lancio di estintori solo per aver chiesto loro di non superare la cordicella di sicurezza. Nessuna motivazione può giustificare gesti ed episodi di brutale violenza che restano intollerabili. Gli episodi vengono ripresi dalle telecamere a bordo degli autobus: le immagini estrapolate sono a disposizione delle Forze dell’Ordine per indagini e non lasciare impuniti gli autori di questi atti di violenza.

L’allarme aggressioni del personale sugli autobus del trasporto pubblico interessa tutta Italia. Possiamo semplicemente citare alcuni degli episodi che stanno interessando il nostro Paese.

Da quando sono state introdotte le nuove regole sull’obbligo del Green Pass rafforzato e dell’uso di mascherina FFP2 a bordo dei mezzi, la sicurezza di autisti e controllori è a rischio. I dipendenti dell’Atap registrano episodi quotidiani di aggressioni verbali e fisiche ed i sindacati di diverse Regioni italiane come il Friuli-Venezia Giulia ed il Veneto chiedono un incontro con le prefetture. Autisti e controllori sono purtroppo da soli sui mezzi ad affrontare una situazione estremamente complicata. Ricordiamo l’episodio a Gorizia di gennaio 2022: un autista è stato preso a pugni.

Difficilmente, gli episodi di violenza si verificano nelle vicinanze dei capolinea per la presenza di pattuglie delle Forze dell’Ordine pronte ad intervenire in caso di allerta da parte del personale a bordo dei mezzi pubblici deputato ai controlli.

C’è da sottolineare che i controllori possono soltanto verificare i biglietti ma non possono fare sanzioni per irregolarità del Green Pass e delle mascherine obbligatorie. Possono invitare a conformarsi alle norme ma devono chiamare le Forze dell’Ordine che procedono con verbali ed eventuali sanzioni. In caso di aggressione a bordo dei bus da parte dei passeggeri che non osservano le regole, non sempre le Forze dell’Ordine riescono ad intervenire tempestivamente, quindi il viaggiatore violento ha il tempo di scappare e sottrarsi alla giustizia.

PIÙ ASSUNZIONI, VIDEOSORVEGLIANZA, PRESENZA DI FORZE DELL’ORDINE, PIÙ SICUREZZA

Pugni fra ragazzine e insulti sul bus a Merano, persone senza biglietto che prendono a pugni e minacciano di morte i controllori a Perugia, uomini armati di bastoni che tentano di aggredire l’autista per l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 ad Ostia (Roma). E, ancora, autisti accerchiati, insultati e picchiati dai passeggeri contrari al rispetto delle norme anti Covid a Palermo e a Torino, soggetti che spaccano i vetri di protezione dell’autista a Verona, autiste minacciate da baby gang costrette a chiudersi all’interno dell’autobus a Padova.

La tensione è altissima tra persone violente e ‘furbetti’ pronti ad aggirare le regole (inclusi tentativi di falsificazione del lasciapassare).

La forte criticità della situazione non tende a diminuire, anzi cresce progressivamente. Il numero di autisti e controllori in Italia è insufficiente: servono nuove assunzioni, videosorveglianza, maggiore presenza delle Forze dell’Ordine, più sicurezza.

Francesco Ciano

Francesco Ciano