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SICUREZZA A MILANO: LA PERCEZIONE DEI CITTADINI SMENTISCE LE STATISTICHE
Percezione di insicurezza o di sicurezza a Milano? E’ la questione sollevata, a metà luglio, dai cittadini milanesi di cui l’influencer Chiara Ferragni si è fatta portavoce pubblicando un post su Instagram.
Le statistiche riportano una netta diminuzione dei reati nel capoluogo lombardo ma i residenti hanno una percezione differente. Si percepisce una mancanza di sicurezza a Milano visto che, quotidianamente, avvengono episodi di rapine in casa, furti nei negozi, persone minacciate per strada e derubate. Chiara Ferragni l’ha definita una ‘situazione fuori controllo’ e si è appellata al sindaco di Milano Beppe Sala.
Il sindaco, che governa la città dal 2016, ha risposto alla Ferragni dicendo di non condividere la sua opinione. Per il primo cittadino di Milano la situazione in città non è drammatica ma “degna di attenzione”: quello della sicurezza resta, comunque, un tema delicato. Occorre aumentare le forze di polizia: entro fine anno, a quanto pare, ci saranno circa 500 agenti in più disponibili sulle strade e nelle piazze.
SICUREZZA A MILANO: COSA DICONO LE STATISTICHE?
Secondo i dati statistici ufficiali (cifre fornite dal Prefetto Renato Saccone), i reati a Milano nell’ultimo triennio sono notevolmente diminuiti. Nel 2021, i reati sono calati del 15% rispetto al 2019 e del 29% rispetto a 10 anni fa.
Lo scorso anno sono stati registrati:
- 7 omicidi volontari (contro gli 8 nel 2019 e i 17 nel 2014);
- 1.828 lesioni dolose (-30% rispetto a 10 anni fa);
- 63.287 furti (38mila in meno rispetto al 2011).
Secondo il bilancio del 1° semestre 2022 in termini di sicurezza, il questore di Milano Giuseppe Petronzi ha commentato: “i reati sono sempre meno, ma sempre troppi”.
Immagini e video diffusi sui social network amplificano fenomeni esistenti rischiando di dare un’immagine della città non corrispondente a quella reale.
AUMENTANO RAPINE E FURTI CON STRAPPO, I REATI PIÙ ‘VISIBILI’
Aumentano le rapine e i furti con strappo: questi reati ‘più visibili’ amplificano la percezione di insicurezza a Milano. Nel triennio 2019-2021, le rapine complessive sono passate da 2.259 a 2.587.
I seguenti reati hanno registrato un incremento:
- Rapine in strada (+14%);
- Furti con strappo (un totale di 1.498);
- Violenze sessuali (285, 18 in più rispetto al 2019).
Soprattutto nel periodo post-pandemia è scoppiato il fenomeno delle baby gang che ha come amplificatore droghe e alcol: nel fine settimana, gruppi di ragazzi (perlopiù di origine nordafricana) si danno appuntamento a piazza Duomo dove si ripetono atti vandalici. Altre zone critiche sono il quadrilatero di San Siro ed il quartiere Gallaratese. Anche il fenomeno delle case abusive (sono 3.750 a Milano) è notevole e provoca scontri in strada di diversi gruppi di occupanti.
Bande giovanili ed occupanti abusivi non sono, di certo, criticità che riguardano solo Milano. Bisogna intervenire su zone periferiche povere (in primis, il Giambellino) ed evitare che si creino ghetti (ne esistono già).
Rileggiamo i dati emersi dall’Indice Annuale della Criminalità 2021 pubblicato alcuni mesi fa dal Sole 24 Ore che riguardano Milano:
- 1° posto in classifica per le denunce ogni 100mila abitanti (4.866) per un numero complessivo di 159.613;
- 1° posto per i furti (1* posto per quelli con destrezza, 2° posto per i furti nei centri commerciali, 3° posto per i furti con strappo, 38° posto per i furti nelle abitazioni che sono stati 6559);
- 48° posto per rapine nelle abitazioni con uso di violenza e minaccia (80), 4° posto per rapine nella pubblica via.
Questi dati riguardano, ovviamente, i reati denunciati alle Forze dell’Ordine e comunicati da tutte le forze di polizia (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Dia, Corpo Forestale, Polizia Municipale, Polizia Penitenziaria, Polizia Provinciale e Guardia Costiera). Va da sé che i dati statistici non corrispondono ai reati compiuti complessivamente.
La triste realtà è che a Milano, come in altre città italiane, certi reati vengono denunciati sempre meno dai cittadini. I furti di auto e moto sono quelli destinati a rimanere più impuniti di altri: non a caso a Milano viene segnalata all’autorità soltanto una persona ogni 30 furti. I dati, in effetti, sono poco credibili: Milano risulta settima per i furti di motocicli, undicesima per i furti di auto e diciassettesima per i furti di ciclomotori.
IL SINDACATO AUTONOMO DI POLIZIA CONFERMA LA PERCEZIONE DI INSICUREZZA A MILANO
Il sindaco Beppe Sala considera non drammatica ma degna di attenzione la situazione a Milano ed insiste sulla non corrispondenza della percezione di insicurezza dei residenti alle statistiche. Intanto, però, il Prefetto si è espresso diversamente in merito. Ha sottolineato che, nonostante la riduzione dei reati all’interno di appartamenti e negozi a Milano, sono in aumento i reati negli spazi pubblici, all’aperto.
Il Sindacato Autonomo di Polizia fa di più: si schiera al fianco dei cittadini milanesi ritenendo valida la loro percezione di insicurezza. I sindacalisti confermano questa percezione e lo fanno anche nelle vesti di cittadini. Secondo Gianpiero Timpano, segretario del Sap, l’allarme dei residenti è giustificato. Quotidianamente, le Forze dell’Ordine ricevono le denunce delle vittime: bisogna guardare ai numeri (comunque in crescita) ma anche all’aspetto umano al di là della freddezza statistica.
Nella vita di tutti i giorni, emergono reati come scippi compiuti all’aperto in modo violento, il fenomeno delle baby-gang che negli ultimi anni è diventato sempre più aggressivo, insostenibile e preoccupante. Ieri, al passaggio di un’auto della Polizia o dei Carabinieri non avrebbero mai deriso le Forze dell’Ordine, oggi lo fanno. I componenti delle baby-gang si lanciano in episodi di violenza, rapine, lesioni. La nota dolente, secondo Gianpiero Timpano, è proprio questa: oggi, le Forze dell’Ordine non hanno più l’effetto di deterrenza di un tempo e questo contribuisce molto alla percezione di insicurezza dei cittadini.
SICUREZZA A MILANO: A FINE ANNO CIRCA 500 AGENTI IN PIÙ SULLE STRADE E NELLE PIAZZE
La reazione del sindaco di Milano Beppe Sala è stata quantomeno tempestiva per rassicurare i cittadini. Nelle ultime ore, in un post pubblicato su Facebook, Sala ha evidenziato di non aver mai sottovalutato il problema sicurezza. La sensibilità dei residenti è sempre stata alta e, sicuramente, c’è ancora da lavorare molto seppure i reati siano oggettivamente diminuiti. E’ giusto e doveroso ascoltare i cittadini milanesi ma bisogna affrontare la questione con razionalità.
Di recente – ha ricordato il sindaco – sono stati inseriti nuovi organici nella Polizia locale: entro fine 2022 verranno aggiunti oltre 200 agenti. A questi se ne aggiungeranno, da inizio settembre, altri 250 (tra Polizia di Stato e Carabinieri) per un totale complessivo, entro fine anno, di circa 500 nuovi agenti sulle strade e nelle piazze. La conferma di questa ulteriore forza a supporto della sicurezza a Milano arriva anche dal Prefetto.
Si sta lavorando per rendere Milano più sicura “facendo ciò che si deve, nel limite delle nostre possibilità – ha concluso Sala – perché i limiti, in un’istituzione pubblica come in una famiglia, ci sono”.